Substrati

Per capire quali sono i tipi di substrato più adatti in una voliera, bisogna partire conoscendo quali sono quelli che in natura hanno a disposizione e come questi vengono utilizzati, chiedendosi se in natura il pappagallo li utilizza. Alcune specie di pappagalli per esempio, come i cacatua, ricercano il cibo a terra.

Uno stimolo può essere fornito anche dalla variazione di livello del terreno, creando zone rialzate dove l'animale può scavare e ricercare il cibo. Può essere utile quindi alternare fondi diversi per le voliere, come terra, sassi, trucioli di legno, giunchi, liane, fieno aggiungendo anche zone di acqua, come fontane o piccoli stagni. Tutto questo deve ovviamente essere mantenuto pulito e cambiato spesso per evitare la formazione di batteri, considerando attentamente anche quali siano i materiali più sicuri.


VOLIERA CON FONDO NATURALE

Testo della veterinaria Giovanna Zanardi

Si potrebbe parlare di voliere con fondo naturale semplicemente dicendo che vi può crescere la vegetazione, ma in realtà si tratta di sistemi più complessi. Con un termine tecnico si può parlare di sistema bioattivo. Un sistema bioattivo prevede la formazione di un microhabitat composto da elementi in equilibrio tra loro, che minimizzano la necessità di interventi di manutenzione e gestione.

Gli elementi che costituiscono un sistema bioattivo sono principalmente tre:
- Substrato
- Miceti, batteri, invertebrati
- Piante

Il fine è la degradazione naturale della sostanza organica, per esempio le feci e residui di cibo lasciati dagli animali, in tempi rapidi senza la necessità di intervenire rimuovendo manualmente i resti. Per attivare l’attività degradativa è necessaria una certa quota di umidità, che permette a miceti e ai batteri di attaccare la materia in degradazione, seguita poi dall’azione degli invertebrati, che, a seconda della funzione, frantumano, ingeriscono o allontanano la sostanza. Infine, le sostanze degradate fungono da nutrimento alle piante.

Le caratteristiche fondamentali per lo sviluppo di un buon fondo sono:
- Buon drenaggio del terreno (il ristagno idrico può portare ad alterate proliferazioni degli organismi del suolo
- Buona umidità (può essere necessaria l’irrigazione periodica del substrato)
- Rispettare il tempo di maturazione del substrato prima di inserire gli animali
- La dimensione della voliera deve essere sufficiente per una corretta degradazione dei rifiuti organici dei suoi inquilini: non bisogna cadere nell’errore del sovraffollamento!

Le criticità sono quindi evidenti; in più, a seconda della specie che si intende inserire, sarà necessario predisporre ripari notturni e per la stagione fredda, mangiatoie sospese per evitare che gli insetti possano raggiungere gli alimenti e monitoraggio delle parassitosi.

I vantaggi in ogni caso sono molteplici, e sicuramente un proprietario attento noterà fin da subito i miglioramenti che una voliera naturale può apportare alla salute psicofisica dei suoi animali:
- Si parte dall’arricchimento ambientale,
- Arricchimento alimentare, costituito dalle essenze che possono crescere in voliera.
- La possibilità di vivere un ambiente che cambia con le stagioni, e se viene ben curata la varietà di piante si possono avere varie fioriture anche durante tutto l’anno.
- La possibilità di esporsi alla luce del sole e della pioggia.
- La vegetazione permette inoltre di avere un ambiente mitigato sia durante l’estate che durante l’inverno, al contrario dei fondi di cemento, a favore del benessere degli animali alloggiati all’interno.

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